Pubblicato il 14/10/2011, in ambiente, Comunicati Stampa, Politica, politiche sociali, Storia di Valderice, Vivere a Valderice con tag 58%, ambiente, api, aumento, camillo iovino, comune valderice, pd valderice, pdl valderice, porta a porta, protesta, raccolta differenziata, rifiuti, tarsu, tassa, udc, ufficio tributi, vergogna. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
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Salve,
sono una cittadina del Comune di Valderice. Essendo un’appassionata del porta a porta sono molto felice che il comune di Valderice partecipi a questo percorso così importante della raccolta differenziata capillare e non stradale. “Sequestare” quei rifiuti che potrebbero essere sotterrati in discarica è un passo che ogni amministrazione è obbligata a fare. Lo impone la legge. I comuni che non raggiungono le percentuali previste dalla legge pagano multe salate, per meglio dire “noi paghiamo multe salate”. Valderice ha il 40% della raccolta differenziata e quest’anno non paga la multa. Non concordo con il cittadino che grida “VERGOGNA”. La raccolta stradale non garantisce la qualità del rifiuto raccolto e le campane si trasformano in mini discariche. Ahinoi questo avviene ancora oggi nella zona di Sant’Andrea. Purtroppo l’indifferenziato viene raccolto in questa zona ancora nei contenitori stradali. Alcuni cittadini si sentono autorizzati a lasciare di tutto e di più. Sono d’accordo con il concittadino che occorre premiare piuttosto che bastonare…
Non concordo con il Sindaco che si lamenta di “ereditare” scelte oggi non condivise della precendente amministrazione. Trovo quelle scelte sensate. Sono obbligate da una legge che impone di raggiungere delle percentuali di raccolta differenziata che solo il porta a porta può garantire.
Il problema, se mi permettete è un altro.
Un Comune dovrebbe comunicare in tempo e correttamente (per non correre il rischio di infarto dell’intera popolazione) ai cittadini perchè la TARSU è aumentata del 58%.
Sarebbe il caso di valutare a lungo termine per analizzare i costi e i benefici di un servizio quale il porta a porta. Quanto si è risparmiato di conferimento in discarica? Ragioniamo piuttosto così… Se la TARSU è aumentata non è certo a causa del servizio porta a porta, ma perchè le casse dei Comuni piangono, essi non hanno più disponibilità economica e sono costretti ad aumentare le tasse comunali…
Certo pagare la TARSU così alta è un peso nel bilancio familiare in un momento di gravissima crisi. Io sono disposta a fare sacrifici oggi e non farli fare ai miei nipoti domani che potrebbero trovarsi con problemi ambientali molto seri. Oggi so che l’umido che produco a casa va a Marsala al centro di compostaggio, la plastica viene recuperata e portata nelle piattaforme dei consorzi nazionali imballaggi, la carta e il cartone lo stesso, il vetro viene portato alla Sicilvetro di Marsala, viene fuso e prodotto altro vetro. Insomma suggerisco di preoccuparsi del 60% che ancora va in discarica. Suggerisco di informare correttamente per motivare la separazione dei rifiuti domestica. Suggerisco di riflettere sul come potremmo interagire noi tutti.
Amministrazioni e cittadini dovrebbero sentirsi partecipi e capire che si sta facendo qualcosa di molto importante sia per il futuro dei nostri figli e nipoti che per la salvaguardia dell’ambiente. Perchè considerarsi a vicenda nemici? Lo sforzo va fatto da entrambe le parti.
I cittadini hanno l’esigenza di ricevere attenzioni, di capire perchè avviene una cosa piuttosto che un’altra, di conoscere le dinamiche degli aumenti della TARSU.
I cittadini hanno bisogno di essere premiati.
Perchè non istituire uno sgravio per coloro i quali si impegnano nella raccolta differenziata e nel ridurre i loro rifiuti? Nelle tasche ci guardiamo tutti…
Grazie
Patrizia Lo Sciuto